Settembre dei buoni propositi



Quest'anno mi sento proprio in vena di fare una lista di buoni propositi. Sarà che questo mese per me  rappresenta un enorme punto di domanda, sarà che ho voglia di mettermi alla prova, sarà che mi sono stufata della solita routine...insomma, quest'anno voglio provare così.

Il primo obiettivo che mi pongo è quello di liberarmi di tutte le cose, comportamenti - ed eventualmente, persone - che non mi fanno stare bene. Spesso rimaniamo ancorati a delle situazioni 'scomode' perché ormai sono diventate come abitudini, neppure più ci accorgiamo degli effetti che hanno su di noi dal momento che siamo continuamente bombardati da quella che è diventata quotidianità. Tuttavia, proprio perché non sappiamo più cosa siamo senza questi comportamenti e/o persone, è un passo arduo da fare. Ci vuole coraggio, determinazione; ci vogliono idee chiare e niente ripensamenti. Un po' quando devi cercare una motivazione: guarda bene il tuo obiettivo finale e riga dritto.

Strettamente collegato al primo obiettivo, il secondo buon proposito che vorrei portare avanti (non solo per ora, ma per tutta la vita direi) è quello di non avere paura. Quante volte sia io che voi - credo - ci siamo trovati a dover rifiutare qualcosa per paura delle conseguenze o, peggio ancora, del pensiero altrui? Vorrei ricordare a me stessa e a voi che mi leggete che la vita è nostra, che siamo noi gli artefici, siamo noi i protagonisti e abbiamo il diritto di fare tutto ciò che preferiamo e amiamo (nei limiti, ovviamente). Per non rischiare di buttarsi e poi trovarsi spiaccicati per terra, ciò che mi sento di consigliare è di fare piccoli step alla volta. Non c'è nessuno che ci corre dietro, ognuno ha i propri tempi e le proprie necessità.

Il terzo obbiettivo che vorrei raggiungere è quello di liberarmi dalla vergogna. Non so a quanti di voi sia capitato, ma io ho sempre una brutta sensazione che mi accompagna perché mi vergogno dei miei bisogni (che siano bisogni primari o cazzate). Vi rendete conto? A metterlo nero su bianco mi fa impressione perché prendo consapevolezza di quanto la mente umana sia contorta. Quale essere umano di media intelligenza si vergognerebbe di avere sete/fame/vescica che scoppia/freddo/caldo ecc? Credo nessuno. Allora o sono poco intelligente - mmmh, nuova ipotesi da considerare - oppure posso sforzarmi ad essere più serena quando mi confronto con gli altri. Direi che nel terzo obiettivo, la serenità calza a pennello.

Un altro obbiettivo è quello di realizzare i miei sogni. Non intendo i sogni di una vita, mi basta partire da quelli più semplici. Vorrei davvero, ma davvero, ma davvero tanto riuscire ad entrare nel corso di laurea magistrale per cui dovrei star studiando in questo momento invece che scrivere un post che a molti sembrerà egocentrico e noioso *respiro* perché sento che è quello che cercavo da tempo. Questo, spero, mi permetterà di salire un altro gradino e raggiungere un altro sogno che è quello di realizzarmi nella vita. Non sto dicendo che vorrei diventare la donna più ricca e conosciuta del mondo, ma voglio essere fiera di me stessa, voglio guardarmi allo specchio e vedere una donna che, dopo tanta fatica, è riuscita a raggiungere i suoi obbiettivi.

L'altro punto su cui devo e voglio lavorare su me stessa. Non intendo esternamente, quanto internamente. Voglio imparare a bastarmi, a prendermi cura del mio corpo e soprattutto della mia mente. Voglio costruire attorno a me miliardi di ombrelli che mi riparino dai pensieri altrui - che sono la cosa che riesce ad influenzarmi negativamente di più rispetto alle altre. Vorrei riuscire a mettermi al centro della mia vita, senza cercare troppo appoggio negli altri. Camminare con i miei piedi, cadere e sapermi rialzare più che in passato. E perdonarmi, per quello che è stato e quello che eventualmente capiterà. Nessuno è perfetto e va bene così.

Per ultimo ma non meno importante, voglio liberarmi dalla mania del controllo. Ho spesso sottolineato come noi esseri umani non solo non siamo in grado di controllare la vita in generale, ma soprattutto che non abbiamo (grazie a Dio?) il potere di controllare gli altri. Non possiamo decidere come gli altri devono o possono comportarsi nei nostri confronti. Possiamo solo scegliere con chi passare il nostro tempo, possiamo imparare ad ascoltarci, possiamo imparare a gestire le emozioni ma non possiamo controllare il mondo. Dobbiamo adottare la modalità "vivi e lascia vivere". O no?

In questo post ci sono una marea di cambiamenti che solo a rileggerli mi viene il voltastomaco. Il cambiamento fa paura perché porta con sé talmente tanti di quei punti di domanda, di quelle insicurezze, di quelle incertezze che ci sembrerà di impazzire. Però dobbiamo tenere i denti stretti, l'obbiettivo fisso e non voltarci mai indietro.

Ora tocca a voi: quali sono i vostri buoni propositi? 
(Vi aspetto nei commenti, sul mio profilo Instagram o Facebook)


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